Orhan Pamuk inaugura la I edizione del Festival della letteratura del Cairo

Sì, avete letto bene: al Cairo ci sarà un Festival della letteratura e si svolgerà dal 14 al 20 febbraio in diversi luoghi della città (e io l’ho appena scoperto). 

E’ stato organizzato da Sefsafa, un’istituzione culturale privata, con partner internazionali (come il Goethe Institut e l’Ireland Liberatore Exchange) e egiziani (incluso il Ministero della Cultura egiziano).

Saranno presenti ben 35 scrittori provenienti da 16 paesi, tra cui per gli europei (più o meno tutti appartenenti all’Europa centro-orientale): Germania, Slovacchia, Irlanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Svizzera e Grecia; per i paesi arabi: Kuwait, Libia, Giordania e Sudan.

L’obiettivo degli organizzatori è quello di portare al Cairo l’incontro tra letteratura diverse e tra generazioni differenti di scrittori egiziani.

Del Comitato consultivo fanno parte: gli scrittori egiziani Ibrahim Abdel Meguide Hamdy el Gazzar, il traduttore britannico Humphrey Davies, Mehmet Demirtas, organizzatore del festival della letteratura di Istanbul, il poeta statunitense Michale March e Mariella Morin, traduttrice.

Gli incontri verteranno sugli scambi di “sguardi” letterari tra Egitto ed Europa, sulla traduzione della letteratura internazionale in arabo. Ci saranno panel per presentare i giovani autori da Kuwait, Germania e Egitto; un panel presenterà la “letteratura araba periferica”, un altro avrà come ospiti autori da Irlanda, Estonia, Svizzera e Grecia.

Lo scrittore turco Orhan Pamuk inaugurerà il Festival questo sabato alle 19 (e ricordo che la Turchia non era stata tra i Paesi partecipanti alla Fiera del Libro del Cairo che si è appena conclusa).

Per sfogliare il programma completo cliccate qui e qui per l’arabo.

2 commenti

  1. The Blood Bowl community is amazing. I managed BB for GW for a while, and was always impressed by the commitment and enthusiasm of them as a group. DreadBall has put me back in contact with quite a few folk from the BB community and the story they tell me is one of slow stainatgon. Even with the support of third parties making new models and suchlike, together with fan designed teams, it’s not as vibrant as it used to be. The fact that it’s done as well as it has it what is impressive though.

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