La biblioteca di Alessandria d’Egitto al Festivaletteratura di Mantova

Le città sul mare sono diverse. L’ho capito quando sono andata a vivere a Napoli: venendo da Roma, dove avevo sempre vissuto e dove sono nata, il confronto è stato impari e a vincere è stata Napoli. 

Non saprei spiegare come e perché sono diverse, ma lo sono: più sguaiate, meno ritrose. Più ventose, più blu, più scaciate, più gridate. La luce è più bella, più diretta, meno guardinga. Gli abitanti delle città di mare sono più aperti, più estroversi: sono forse anche più abituati al confronto con la diversità, con lo straniero che arrivava dal mare e portava con sé storie di altre città e altri mondi.

Ricordo che da piazza del Plebiscito a Napoli caracollavo verso il mare, che mi si parava innanzi in tutto con il suo blu violento, come solo il Mediterraneo sa essere. Arrivata a Chiaia, voltavo le spalle al mare e Napoli era lì, con le sue terrazze e palazzi eleganti, con i suoi giardini e angoli nascosti: protesa verso il mare in tutta la sua lucentezza, lo dominava dall’alto.

Forse è quella distesa blu che guarda all’infinito che fa delle città del mare delle città diverse: il blu e la linea dell’orizzonte sono di ispirazione per chi la cerca. Basta appoggiarsi al parapetto che protegge dai flutti marini, o sedersi su una panchina sbrecciata: si annusa la salsedine, si osserva il ritmo ipnotico delle onde e la mente vaga. Non ci sono palazzi né monti a impedire l’immaginazione.

Ecco perché, forse, le città sul mare sono state, e sono tutt’ora, meta e rifugio di poeti, scrittore e artisti, locali e stranieri. Come Tangeri, Algeri e Beirut, prima che il cemento frantumasse il collegamento tra la città e i suoi abitanti. E come Alessandria d’Egitto, capitale culturale del Mediterraneo nei secoli, sede della famosa biblioteca, centro cosmopolita per eccellenza.

È proprio il cosmopolitismo culturale di Alessandria che viene celebrato quest’anno al Festivaletteratura di Mantova, che compie 20 anni in questa edizione.

Proseguendo nel solco di una iniziativa partita lo scorso anno con San Pietroburgo, anche quest’anno Mantova dedica uno spazio a “Una città in libri”, che conterrà una biblioteca essenziale di libri scritti da autori alessandrini, o che da Alessandria sono passati, e che sarà aperta alla libera consultazione del pubblico.

I libri presenti spazieranno dall’antichità ai giorni nostri e a guidare il pubblico tra i libri e fornire suggestioni culturali ci saranno alcuni esperti – guide, tra cui la sottoscritta.

Tra gli autori “presenti” ci saranno Plutarco, Callimaco, Teocrito. I poeti Ungaretti e Kavafis. E naturalmente faranno la loro figura i testi degli autori egiziani che hanno rappresentato la città nei loro romanzi, come Edwar al-Kharrat, Ibrahim Abdelmeguid, Naguib Mahfuz, Youssef Ziedan, Radwa Ashour.

La Alessandria d’Egitto di Mantova sarà quindi quella ellenica, ebraica, egiziana. Sarà la città che nella prima metà del ‘900 ospitava le comunità di armeni, italiani, siro-libanesi, greci. Quella città affacciata sulla sponda sud del mare bianco che parlava cinque lingue e dove la convivenza culturale e religiosa era una realtà solida e pacifica.

L’appuntamento a Mantova per il Festival è dal 7 all’11 settembre: lo spazio di Una città in libri si trova a piazza Sordello e seguirà gli orari seguenti: mercoledì 17.30-20.00; giovedì 16.00-20.00; venerdì: 10.00-13.00 e 15.00-20.00; sabato: 10.00-13.00 e 15.00-20.00; domenica: 10.00-13.00 e 15.00-18.00.

Una città in libri – Alessandria d’Egitto è stato curato da Elisabetta Bartuli e Luca Scarlini, che presenteranno l’iniziativa mercoledì 7 settembre dalle 16.

Per capire di cosa vi sto parlando, date un’occhiata a questo documentario:

Invece, vi segnalo un paio di appuntamenti a Mantova che riguardano il tema di questo blog:

  • 8 settembre, ore 18.30: lo scrittore franco-libanese Amin Maalouf dialoga con M. Raffaeli
  • 8 settembre, ore 19: lo scrittore francese Mathias Enard dialoga con S. Parrella (in occasione della pubblicazione in italiano del suo nuovo romanzo, che uscirà per e/o e che mi sembra davvero un’ottima lettura)
  • 9 settembre, ore 11: lo scrittore algerino Boualem Sansal dialoga con A. Vanoli

Io (inshallah) sarò a Mantova dal 9 all’11 settembre: mi troverete allo stand di Una città in libri insieme ad altri colleghi, per farvi da guida tra gli scaffali di Alessandria.

*edit: l’incontro con Amin Maalouf è stato annullato per motivi di salute dell’autore.

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