A Doha la II edizione del Premio Katara per il romanzo arabo

Dal 10 al 12 ottobre si tiene a Doha, in Qatar, il Festival letterario Katara all’interno del quale verrà assegnato il Premio Katara per il romanzo arabo, che quest’anno celebra la sua seconda edizione.

Il premio Katara si divide in tre categorie: romanzi pubblicati; romanzi non pubblicati; studi di critica letteraria. Per ogni categoria vengono assegnati ben cinque premi in denaro, per un valore totale di 525mila dollari, che fanno del Katara uno dei premi più danarosi nella storia dei riconoscimenti letterari mondiali. E che non gli hanno risparmiato critiche, anche molto aspre, da parte di chi accusa la Katara Foundation di volersi in qualche modo “comprare” gli scrittori dando come premi somme di denaro così voluminose che in realtà avrebbero un gusto più “politico”.

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Per la sua vocazione e ampiezza, il premio Katara rivaleggia con il ben più consolidato premio IPAF, che viene assegnato ad Abu Dhabi, negli Emirati, durante la Fiera del libro di Abu Dhabi, ma il cui montepremi è ben più ridotto.

Lo scorso anno i cinque vincitori per la categoria romanzo furono: l’egiziano Ibrahim Abdelmeguid, il sudanese Amir Tag Elsir, la scrittrice del Bahrain Mounira Sowar, l’algerino Waciny Laredj e la scrittrice irachena Nassira Sa’doun.

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Quest’anno, hanno annunciato gli organizzatori, ben 1004 testi di autori dal Marocco all’Oman (ma come potete vedere sotto, la stragrande maggioranza vengono da Egitto e Sudan, dove immagino che l’Egitto la faccia da padrone) sono stati presentati alla commissione esaminatrice, di cui 234 romanzi già pubblicati, 732 romanzi inediti e 38 saggi.

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I vincitori verranno annunciati nel corso di una cerimonia che si terrà mercoledì sera; oggi e domani invece, si terranno inaugurazioni di mostre, incontri e dibattiti, firmacopie con gli autori.

Visto che mi trovo a Doha proprio per seguire il Festival e la premiazione, se volete essere aggiornati su come sta andando qui in Qatar, chi c’è e chi non c’è, chi parla e cosa dice, chi vince e chi perde, chi mangia hommos e labneh (ah no, quella sono sempre io), connessione Internet permettendo, potete seguirmi su Twitter @ editoriaraba o sulla pagina Facebook del blog a questo link.

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