Nizar Qabbani “torna” in libreria

In libreria in questi giorni c’è una bella novità: è l’antologia di poesie Le mie poesie più belle, del poeta siriano Nizar Qabbani (1923 – 1998), che torna in traduzione italiana dopo moltissimo tempo. 

Il merito di aver riportato in Italia le parole di Qabbani, poeta amatissimo in tutto il mondo arabo, è di Silvia Moresi e Nabil Salameh – e dell’editore Jouvence.

copertina
L’opera in copertina è “World of Love”, dell’artista Wissam Shawkat

Lo dice il nome stesso: nella raccolta Le mie poesie più belle è stato proprio il poeta siriano a scegliere quale liriche includere. Le aveva definite le sue “poesie – chiave”.

Una di queste, struggentissima, è “Poesia della tristezza”, che comincia così:

Il tuo amore mi ha insegnato a comportarmi come un ragazzino,
a disegnare il tuo viso con il gesso sui muri,
sulle vele delle barche dei pescatori,
sulle campane delle chiese, sui crocifissi.
Il tuo amore mi ha insegnato che l’amore cambia la mappa del tempo
e che, quando amo,
la terra smette di girare.

L’amore è uno dei temi prediletti di Qabbani, che in “Lettere da sotto il mare”, lo declina così:

Se avessi saputo che l’amore era così pericoloso…
non avrei amato.
Se avessi saputo che il mare era così profondo…
non avrei navigato.
Se avessi saputo quale sarebbe stata la mia fine…
non avrei iniziato.
[…]
portami via da questo mare in tempesta…
io non so nuotare
e le onde azzurre nei tuoi occhi… mi trascinano verso l’abisso.

A questo link potete ascoltare la voce di Nabil che legge “Lettere da sotto” il mare in arabo, la voce in italiano invece è di Massimo Colazzo.

Le mie poesie più belle verrà presentato in anteprima oggi a Bari alle 19 all’Auditorium La Vallisa, piazza del Ferrarese 4. L’incontro sarà moderato da Caterina Pinto, dell’Università di Bari.

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Le mie poesie più belle, di Nizar Qabbani (Jouvence ed.)

Traduzione dall’arabo e cura di Silvia Moresi e Nabil Salameh; postfazione di Paola Caridi

pp. 90; prezzo: 8 euro

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