Nuovi arrivi in libreria: “Il luogo stretto” di Faraj Bayrakdar

Quando esce un libro di poesia in libreria, è sempre una bella notizia. Ma quando a essere pubblicato è un libro di poesie tradotto dall’arabo, e scritto da un poeta siriano che ha passato 14 anni della sua vita in prigione, beh, è più di una bella notizia. 

copertina-farajProprio oggi esce nelle librerie italiane Il luogo stretto, raccolta di poesie del poeta, giornalista e attivista siriano Faraj Bayrakdar, tradotte dall’arabo da Elena Chiti e pubblicate da nottetempo nella collana poeti.com (in edizione cartacea e ebook). È la prima volta che Bayrakdar viene pubblicato in italiano (se escludiamo alcune poesie tradotte sul web dalla stessa Elena Chiti e da Jolanda Guardi).

Il luogo stretto (in arabo in realtà il titolo originale era: حمامة مطلقة الجناحين ovvero: Una colomba ad ali spiegate) è una raccolta dei primi poemi fatti trafugare da Bayrakdar fuori dal carcere in cui si trovava per motivi politici, in quanto membro di un partito d’opposizione al regime dell’allora presidente siriano Hafez al-Assad, padre dell’attuale presidente Bashar al-Assad.

Non aveva penne né matite per scrivere, ma componeva poesie che imparava a memoria e che faceva imparare a memoria ai suoi compagni di carcere: “La poesia mi ha aiutato a imprigionare la mia prigione, è stata una difesa attiva.”

Sul sito di Nottetempo trovate due estratti dalla raccolta.

Mentre su editoriaraba potete leggere un’intervista recente che Frontiere News ha fatto con il poeta, in cui parla dei suoi anni di prigionia e del potere della poesia. Seguiranno altre notizie e recensioni!

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